Frattura del Crociato: come si recupera?

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Il legamento Crociato è sicuramente tra le zone più sensibili nel caso di trauma sportivo, e a seguito di un intervento chirurgico di ricostruzione, il lavoro riabilitativo risulta fondamentale per permettere all’atleta di recuperare le funzioni e riprendere la pratica sportiva.
Prima di tutto è necessario avere chiari gli obiettivi del programma di riabilitazione, ovvero ristabilire la forza della muscolatura dell’arto operato e rafforzare i sistemi propriocettivi per controllare la stabilità statica e dinamica.
Un buon programma di riabilitazione può durare dalle 10 alle 15 settimane, con test iniziali per verificare lo stato delle capacità dell’arto coinvolto e capire come procedere.
Un lavoro equilibrato prevede una fase isometrica, in cui il carico è appoggiato sull’arto coinvolto, una concentrica (di spinta e a bassa velocità), eccentrica con un carico crescente su entrambi gli arti e infine eccentrica/concentrica ovvero di lavoro dinamico con rimbalzo.
Ghiaccio dopo ogni allenamento? Sconsigliato: qualora si verifichi del gonfiore è sempre bene che funga da campanello d’allarme da non mascherare per averne consapevolezza e, in caso, modificare il percorso riabilitativo.

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